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Scaricare files senza fine di lucro non è reato.
Di Ettore (del 21/01/2007 @ 02:56:33, in Internet e nuove tecnologie, linkato 2063 volte)

file sharing

La terza sezione penale della Suprema Corte di Cassazione ha assolto due giovani che erano stati condannati a tre mesi e dieci giorni di reclusione dalla Corte d'Appello di Torino per violazione della legge sul diritto d'autore.

I due condannati avevano sviluppato una rete peer-to-peer, con server installato nel pc di un'associazione studentesa del Politecnico di Torino, accedendo alla quale, dopo essersi autenticati con una password, si potevano condividere file di ogni tipo compresi film e musica protetti da copyright.

Secondo i giudici torinesi gli autori di questo sistema  erano colpevoli di aver violato gli articoli 171 bis e 171 ter della legge sul diritto d'autore (n. 633/41) che punisce chi, «a scopo di lucro», diffonde o duplica file e contenuti multimediali protetti da copyright. 

Ma l'attività dei due imputati - spiega la  Corte nella sentenza n.149 depositata lo scorso 9 gennaio non aveva alcun «fine di lucro».
«I giudici di merito, si dice nelle motivazioni della sentenza, hanno erroneamente attribuito all'imputato una attività di duplicazione dei programmi e di opere dell'ingegno protette dal diritto d'autore, poiché la duplicazione in effetti avveniva ad opera dei soggetti che si collegavano con il sito Ftp e da esso, in piena autonomia, prelevavano i file e nello stesso ne scaricavano altri. Doveva essere esclusa l'esistenza del fine di lucro da parte degli imputati potendosi ravvisare una mera attività di scambio».

Un bell'1-0 per il file sharing.

Ovviamente i soloni della Siae e della FIMI (associazione dei discografici italiani) si sono scagliati contro questa sentenza e hanno voluto precisare che si riferisce ad un episodio accaduto prima dell'entrata in vigore della famigerata Legge Urbani del 2004.

In questo hanno ragione ma sicuramente non si potrà non tenere conto di quanto detto dalla Cassazione in futuri processi di questo tipo, in applicazione della Legge Urbani, se ve ne saranno.

Una cosa è la condivisione e una cosa è la pirateria. Poi pensando all'Italia degli indulti e delle depenalizzazioni in ogni campo, questo accanirsi col file sharing fa senza dubbio riflettere.