"Sbatti il mostro in prima pagina".
Questo è l'imperativo che da anni imperversa nei mass media, soprattutto i giornali.
Quando poi c'è l'occasione di attaccare la Chiesa, allora l'occasione per i professionisti dell'informazione diventa molto più ghiotta.
E' il caso delle accuse riportate da vari giornali e organi d'informazione del coinvolgimento di Mons. Claudio Maniago in festini hard. Tutto si basa su una sola testimonianza di cui non è riconosciuta al momento l'attendibilità e la Procura di Firenze ha precisato che non ci sono indagini in corso su Mons. Maniago.
Ma ormai i giornali, e una parte d'opinione pubblica aizzata da questi, hanno già deciso: Maniago è colpevole!
Fidandomi delle persone che, conoscendo personalmente Maniago, hanno escluso la possibilità che tali sospetti siano fondati, esprimo la mia solidarietà al nostro Vescovo Ausiliare e riporto la lettera che il Cardinale di Firenze, S.E. Rev.ma Ennio Antonelli, ha indirizzato a tutti i fedeli della Diocesi.
Carissimi fratelli e sorelle della Chiesa fiorentina,
una dolorosa prova si è abbattuta su tutti noi per la campagna scandalistica di stampa, scatenata contro il Vescovo Ausiliare Mons. Claudio Maniago sulla base di una testimonianza non solo sospetta e non controllata con alcuna verifica, ma del tutto inattendibile e inverosimile. Per me poi è semplicemente impossibile pensare che il mio primo collaboratore, ben conosciuto da oltre sei anni e grandemente apprezzato, si sia reso responsabile di un comportamento come quello di cui è stato accusato. Vi invito tutti a stringervi intorno a lui, per fargli sentire che la stima, di cui finora lo avete circondato, rimane inalterata, mentre si accresce l’affetto a motivo della sofferenza che ingiustamente gli è stata procurata.
Il fango gettato contro la persona del Vescovo Claudio imbratta anche l’immagine pubblica della Chiesa fiorentina e della Chiesa Cattolica nel suo insieme; semina sospetto e sfiducia; mira a compromettere la credibilità. Carissimi fratelli e sorelle, non lasciate che la vostra sofferenza diventi smarrimento. Reagite; siate fieri di appartenere alla Chiesa e manifestate la vostra fierezza! L’opinione pubblica si accorga che siamo feriti, ma non scoraggiati o intimiditi. Sia questa per noi l’occasione di confermare la nostra scelta di fede e di impegnarci a una maggiore coerenza di vita. Il volto della Chiesa fiorentina diventi più luminoso per la nostra testimonianza cristiana.
Vi raccomando in particolare di pregare spesso per la santificazione dei Sacerdoti e per le nuove vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata, senza omettere di ringraziare Dio per i tanti ottimi sacerdoti che ha dato finora alla nostra Chiesa. Vi esorto a invocare misericordia e conversione per chi non ha rispetto delle persone e non si cura della verità.
Sebbene sia collegato solo marginalmente all’attuale scandalo che riguarda il Vescovo Claudio, vorrei anche che non si dimenticasse la vicenda di don Lelio Cantini e si pregasse per il suo pieno ricupero spirituale e soprattutto per le vittime dei suoi abusi.
Concludo dicendovi ancora: abbiate fiducia! Grazia a voi e pace dal Signore Gesù Cristo che ha comandato ai venti e al mare in tempesta e che non abbandona mai la barca della sua Chiesa.
Firenze, 23 settembre 2007
+ Ennio Card. Antonelli
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