Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Ettore (del 05/11/2007 @ 00:48:15, in News, linkato 1175 volte)
Per una volta tanto sono d'accordo col politologo Giovanni Sartori e propongo alla vostra attenzione questo editoriale uscito il 3 Novembre sul Corriere della Sera.
Quoto integralmente e sottoscrivo
I tentativi di dialogo tra il governo e Bossi
Ora dico basta al federalismo
di Giovanni Sartori
Il governo Prodi regge l’anima con i denti e l’opposizione (Berlusconi) lo vuole morto e basta: nessun accordo su niente. Ma ecco—sorpresa, sorpresa— che dai meandri oscuri di Montecitorio sbuca un progetto di riforma costituzionale: un disegno di legge già stilato e già sottoposto alla Commissione Affari costituzionali presieduta dall’onorevole Violante. È sorpresa perché finora sapevamo che Prodi e la sua striminzitissima maggioranza erano mobilitati come un sol uomo (o donna, la bravissima Anna Finocchiaro) nel far passare la Finanziaria.
Ma ora sappiamo che alla Camera c’è chi lavora 48 ore su 24, e con altrettanta urgenza, per varare un «progettino» costituzionale. Sì, progettino; perché è monumentalmente lacunoso. Le riforme costituzionali davvero necessarie e urgenti sono due: l’introduzione della sfiducia costruttiva (il premier non può essere dismesso senza la contemporanea indicazione del suo successore), e la preminenza del capo del governo stabilita dal fatto che solo lui si presenta al Parlamento per la fiducia (il che implica che i suoi ministri possono essere cambiati a sua discrezione).
Ma di queste due riforme nel progettino in questione non c’è traccia. L’intento è soltanto di stabilire alla chetichella che il nostro Paese è oramai «federale». Dopo divagazioni varie, nell’articolo 7 del progettino si legge: «L’articolo 70 della Costituzione è sostituito dal seguente: la funzione legislativa dello Stato è esercitata collettivamente (sic!) dalla Camera dei Deputati e dal Senato federale della Repubblica...». Federale? Se così, si dovrebbe cominciare dal modificare l’articolo 1 che sinora dice così: «L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro». Ma, appunto, siamo al cospetto di un progettino (ino, ino). Quale ne è il senso? Per parafrasare Andreotti, pensare male è peccato, ma è anche, spesso, pensare il vero. E il vero è, sospetto, che il Palazzo di sinistra si vuole ingraziare Bossi per aiutare il governo Prodi a sopravvivere.
Come già in passato, si svende il Paese per trenta denari. E su questa premessa dico la birbonata che covo in seno. Ho sempre chiesto: quanto costerà il federalismo? Costerà non solo in denaro (in sprechi di denaro) ma anche in inefficienze e appesantimenti burocratici aggiuntivi? Come forse qualcuno ha notato, sul punto è calata una cappa di silenzio. Mistero. Ma ora il mistero è svelato da una fotografia concreta, visibile, dell’Italia così come effettivamente è, e cioè da La Casta di Rizzo e Stella. Il volume ha già venduto un milione di copie, e spero che ne continuerà a vendere. Vorrà dire che c’è un largo e crescente pubblico in grado di capire come sarà (Dio non voglia) un’Italia federale. S’intende che l’Italia non è tutta come descritta da Rizzo e Stella.
Ma l’Italia che descrivono è già sufficiente, più che sufficiente, per mandare tutto il Paese a picco. Rinvio a un’altra occasione l’illustrazione del nostro record di non-governo e di malgoverno romano. Resta il fatto che strade e ferrovie, rigassificatori, centrali elettriche, inceneritori di rifiuti, eccetera, sono sempre più bloccati, ovunque, da amministrazioni locali «ricatto» che chiedono soldi e benefici per concedere permessi. Se non vogliamo che il Paese precipiti sempre più nel caos, nella paralisi burocratica e nelle distorsioni clientelari, il federalismo non va attuato ma disattivato. Non sono il solo a pensarlo; resterò il solo a dirlo?
Federalismo Governo Politica Sartori
Di Ettore (del 13/11/2007 @ 22:04:21, in News, linkato 2270 volte)
Ancora una volta ci troviamo a piangere una morte assurda legata in qualche modo al mondo del calcio, quella di Gabriele Sandri, tifoso laziale, freddato da un colpo sparato da un poliziotto nella piazzola dell'Autogrill di Badia al Pino, sulla A1, nei pressi di Arezzo.
Le cause di questo fatale incidente, non posso credere che l'agente abbia voluto uccidere una persona inerme nella sua auto, sono ancora tutte da chiarire. Spero che questo avvenga subito e chi ha responsabilità paghi.
E' triste vedere come una giornata di festa sportiva si sia trasformata, ancora una volta, in un giorno di tragedia incomprensibile.
Si rimane stupiti da quello che è accaduto dopo in tutta Italia e cioè la guerriglia urbana che si è scatenata prendendo spunto da questa tragedia. Non credo proprio che Gabriele avrebbe voluto tutto questo.
Da condannare poi tutte le manifestazioni anti polizia con proclami, gesti e scritte, avvenute un po' ovunque, che attaccano chi ogni giorno, a rischio della vita, lavora per la nostra sicurezza ed incolumità. Se un appartenente alle forze dell'ordine ha sbagliato lo si condanni e paghi fino in fondo il suo errore ma non bisogna criminalizzare un'istituzione così importante e necessaria per noi tutti.
Quanto è accaduto è da addebitare alle solite teste calde che, purtroppo, ci sono in ogni angolo del nostro Paese che col calcio hanno poco a che fare ma lo usano come pretesto per le loro nefandezze.
E' su queste persone che si deve focalizzare l'attenzione delle istituzioni e delle forze dell'ordine per isolarle e punirle garantendo la tanto sbandierata, ma mai attuata, certezza della pena.
Se questa gente verrà isolata in tutta Italia e tenuta lontana dallo sport forse si svelenirebbe il clima intorno al nostro sport nazionale e tragedie come quella occorsa a Gabriele, vittima ignara, non si ripeterebbero più.
Sono un illuso? Spero di no!
Il mio pensiero e la mia preghiera vanno a Gabriele, alla sua famiglia e ai suoi amici.
Gabriele Sandri Calcio Violenza Tifo Polizia
Di Ettore (del 23/11/2007 @ 21:14:27, in News, linkato 1874 volte)
Dal sito del Banco Alimentare:
"Tu lo sai bene: non ti riesce qualcosa, sei stanco, non ce la fai più. E d’un tratto incontri nella folla lo sguardo di qualcuno - uno sguardo umano - ed è come se ti fossi accostato ad un divino nascosto. E tutto diventa improvvisamente più semplice. TARKOVSKIJ
Partecipare a un gesto di carità cristiana come la colletta, così semplice e concreto, accessibile a tutti, svela la legge della vita che è amare, dono di sé. Se uno vede che quanto più ama, tanto più è se stesso e che in questo darsi non si perde, ma si guadagna , allora tutta la vita diventa desiderio di condividere il bisogno degli altri per condividere il senso della vita. "
Anche quest'anno la Fondazione Banco Alimentare organizza l'annuale Colletta Alimentare per raccogliere generi alimentari per persone in difficoltà.
La Colletta si svolgerà in tutta Italia in moltissimi supermercati dove dei volontari consegnano una busta a chi fa la spesa, da riconsegnare all'uscita piena dei generi alimentari che si vuole donare. Sono preferiti i generi alimentari a lunga conservazione come pasta, cibi in scatola ecc...
Anche a Firenze aderisconoi quasi tutti i supermercati e la grande distribuzione.
Per l'elenco dei supermercati aderenti consultare il sito www.bancoalimentare.org
Buona Spesa!
Banco Alimentare Colletta Alimentare Solidarietà Volontariato
Si è spenta oggi, Manuela, la moglie del tecnico della Fiorentina Cesare Prandelli.
La signora Prandelli era malata da tempo e fece notizia quando, nel 2004, il tecnico abbandonò la guida della Roma, dopo un mese, per stare accanto alla moglie.
Manuela aveva 45 anni e lascia i figli Niccolò di 24 e Carolina di 21.
I funerali si terranno Mercoledì alle ore 14,40 nella Chiesa di Orzinuovi (BS). E' prevista la partecipazione di tutta la squadra viola.
"Caro Cesare, sono vicino a te e alla tua famiglia con immenso affetto. Assicuro la mia preghiera per Manuela e per voi.
Sei un grande uomo!
Un Abbraccio,
Ettore"
Cesare Prandelli Manuela Prandelli Fiorentina
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